Lunedì 23 settembre è stato depositato agli uffici della Regione un carrello con 17mila firme certificate a sostegno dell'iniziativa, che arriveranno a 100mila con quelle raccolte online e su altri territori ancora in corso.
È una proposta di legge di iniziativa popolare, e ai sensi delle regole del Consiglio Regionale dovrà essere discussa e votata.
I punti principali sono: un servizio sanitario accessibile davvero a tutti, perché troppe persone oggi si possono curare solo mettendo mano al portafoglio e molte non accedono più alle cure; il superamento della cosiddetta equivalenza pubblico-privato, perché vogliamo rimettere al centro il valore e l’efficienza della sanità pubblica; il rilancio della medicina territoriale, anche con la puntuale attuazione delle Case di Comunità; il sostegno alla prevenzione (dimezzata dalla Regione Lombardia negli ultimi vent’anni) e l’avvio rapido del Centro Unico di Prenotazione come strumento di regolamentazione delle prestazioni, per contrastare gli inaccettabili lunghi tempi di attesa su troppi esami fondamentali.
Un grande numero di lombardi chiede una Sanità migliore, e le firme raccolte sono in numero ben superiore rispetto alla soglia minima di 5mila firme necessaria per una discussione in Aula, che ora dovrà per legge essere affrontata entro nove mesi: ci ascolterà la destra al governo della Regione?
Carlo Borghetti
Capogruppo PD
in Commissione Sanità